Pur privilegiando la funzione neurosensoriale, questa soluzione non ignora la necessità di stabilizzare e correggere le articolazioni ripristinando i rapporti anatomici. Gli appoggi hanno funzione correttiva atta a riallineare il retropiede, correggere il valgismo o il varismo e la prono-supinazione dell’avampiede. Poiché aumentando l’effetto propriocettivo mirato si riduce quello stabilizzante e incrementando quest’utimo si forni- scono informazioni meno precise al Sistema Nervoso Centrale, è necessario che la realizzazione degli appoggi neurosensoriali sia l’efficace risultato di un compromesso fra l’aspetto senso-motorio e quello correttivo.
L’ortesi T1 è un plantare che affida l’azione biomeccanica agli stimoli neurosensoriali che lavorano sulle tensioni muscolari ed è indicata in tutti quei soggetti che presentano un buon controllo del retropiede.
L’ortesi T2 è un plantare che viene applicato quando si vuole garantire una maggiore stabilità a livello del retropiede rispetto alla prima soluzione ed è caratterizzato da una maggiore altezza e avvolgenza (fin sotto ai malleoli), pur rimanendo aperto sul collo del piede. Al fine di ottenere il miglior risultato possibile, i plantari vanno inseriti all’interno di calzature ortopediche predisposte di rivestimento.